lunedì 19 maggio 2014

eh già caro mio.....

Potrei definirmi portatore sano di difetti, per il gran numero di cui sono possessore..
mai pensato il contrario..
ma proprio perchè li conosco e mi conosco, so anche quali non mi appartengono
Un difetto che non mi appartiene è l'ambiguità, intesa come 

Non c'è una sola persona al mondo a cui ho fatto un complimento, un elogio, un incoraggiamento e che non stimassi
probabilmente è semplice coerenza, schiettezza o franchezza.
molto più semplicemente è essere se stessi in un mondo ricco di
ipocriti.

Se non stimo una persona il massimo regalo che posso fargli è
ignorarla.
non mi interessa nemmeno sottolineare quanta poca stima possa avere.

Ignoro. Punto.

Mi ritengo superiore a certe bassezze, sempre e comunque

IO

sono abituato a metterci la faccia.
Soprattutto, però, sono abituato dire ciò che penso, anche rischiando di sbagliare.

E ci metto la faccia.
IO.

Che è questa, sempre la solita, che può non piacere, ma non si traveste a seconda delle situazioni
da pagliaccio o da acrobata, da domatore o da presentatore.
Io al circo preferisco andarci da spettatore, pago il biglietto e osservo.
Ad altri lascio lo show.
Ma non sempre si può pretendere di scegliere 
 prima o poi a tutti tocca esser dalla parte di chi applaude, come di chi è applaudito.
Di fischiare o esser fischiato.
E' una ruota...



Vesti la giubba, 
la faccia infarina, 
la gente paga e rider vuole qua 
e se Arlecchin 
s'invola Colombina, 
ridi pagliaccio 
e ognun t'applauudirà. 
Tramuta in lazzi lo spasmo e il pianto, 
in una smorfia il singhiozzo e il dolor, 
ridi pagliaccio 
sul tuo amor infranto, 
ridi per quel che t'avvelena il cor!





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