mercoledì 31 dicembre 2014

Addio 2014....

Cari Amici,
anche il 2014 sta esalando i suoi ultimi istanti. Vorrei farvi gli auguri per un 2015 felice e ricco di soddisfazioni. In fondo, quello che sta finendo, è stato un anno abbastanza anonimo. Poche emozioni, cronaca ridotta alle briciole, cenni storici di poca importanza, fanno del 2014 uno degli anni più noiosi dell'ultimo ventennio. Si vabbè, sono scoppiate un paio di piccole guerre, ma chi se la fila un Ucraina o qualche migliaio di razzi lanciati verso la Striscia di Gaza, un Afghanistan in cui sta per finire (anche quest'anno) ed un Medio Oriente in cui sembra non finire mai ? In fondo l'anno è stato diviso dando il primo semestre europeo alla Grecia e il secondo all'Italia...vere potenze che ne sottolineano l'istituzione. e qualcosa avrebbe dovuto farci capire. Hanno canonizzato due papi, Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, ma , come si dice, morto un Papa, se ne fa un altro. Ed infatti, in una Roma gremita di fedeli ne erano presenti due in vita. pari e patta. Son caduti alcuni aerei, alcuni per incidenti, altri per "casualità"; il che è preoccupante per due motivi: primo perchè si è sempre avuta la tendenza a giustificare certi disastri dicendo "ne cade uno all'anno...è più pericoloso il raccordo anulare". Secondo perchè nei primi mesi del 2015 io ho intenzione di prendere un aereo ed andare a Miami, mica a Roma sul raccordo anulare.
Ha compiuto 50 anni la Nutella, mica cosa da nulla, hanno mandato una donna in orbita (il sogno di milioni di mariti) e un tipo si è auto proclamato Califfo della Siria e del Levante. roba da perderci la testa. Ma è soprattutto il mio, il Nostro paese ad aver cambiato verso: Matteo ha preso il posto di Enrico. Ed ora tutto è più bello e va tutto meglio!!  Si vabbè, hanno fatto qualche arresto per il Mose, per l'Expo e anche a Roma qualche cosuccia è successa. Ma Hanno anche rimosso la Costa Concordia. E Matteo c'era!! non c'era il presunto colpevole del naufragio, ancora a letto a farsi passare la sbronza presa ad un party la sera prima, il mitico Schettinosaliabordocazzo. Ma son bazzeccole. Ah si, è vero. ci sono state un paio di alluvioni, ma si sa, piove (governo ladro) e non ci si può far nulla. O almeno così dicono. Lo sport è stato di basso profilo, soprattutto il calcio. Il mondiale in Brasile è stata comunque una bella vacanza, utile per rigenerarsi da una stagione che aveva visto vincitrice la Juventus, davanti alla Legge dei grandi numeri, giunta seconda, e alla Roma terza. A Parigi Nibali vinceva il tour de France senza neanche doparsi e a Kazan si sono svolti i campionati europei di Badmington. Imperdibili. Diciamo quindi un anno avaro di notizie, eccezion fatta per la famiglia RIP che ha avuto numerosi lutti in famiglia. Le pagine di Facebook sono state, infatti, invase dai necrologi dedicati a questa sfortunata famiglia. Il mio 2014? E' stato in linea con la tendenza generale, alti e bassi, con pochi picchi. Ma intensi. Quest'anno ho avuto un lavoro, una discreta salute, la fortuna, non essendo giocatore, direi non pervenuta. Mia mamma mi ha portato il caffè a letto tutte le mattine (grazie mamma), il cuore sta bene, grazie. Qualche anomalia nei battiti ogni tanto non fa notizia per uno con il come me. Ho avuto più che altro un finale in cui i miei pensieri sono andati, ancora più del solito, alle mie figlie. Ecco se devo fare un primo augurio lo faccio a loro due. A Nicole, romantica, sognatrice e così sensibile, lo faccio di cuore, al suo cuore, che conosca più sorrisi che lacrime, consapevole che comunque entrambi fanno parte della vita. A Giorgia auguro un 2015 di corsa, che le restituisca ciò che questo ultimo mese le è stato tolto e che ad una ragazzina di quasi 14 anni non dovrebbe mai succedere. Un nuovo anno da correre d'un fiato, felice con il vento in faccia. 
Per me non chiedo nulla, ho ancora metà dei miei anni (spero) davanti e prendo le cose con filosofia. Per me oggi è semplicemente Mercoledì e domani sarà Giovedì. 
A voi tutti, auguro il meglio, come banalmente si è soliti fare. 
Anzi no. Auguro a tutti voi di raccogliere ciò che il vostro cuore avrà saputo seminare. Ognuno sia portatore sano di se stesso.
E al mondo in generale, auguro di guarire. Perchè mi sembra malato. E mica poco.
Bye

martedì 23 dicembre 2014

E' Natale. Forse.





Tra poche ore sarà Natale.
Forse. 
Cioè si, son sicuro che lo sarà. Lo dice il calendario. 
25 Dicembre. Natale.
Forse.
In fondo cos'è Natale? un giorno diverso dagli altri.
Forse.
A Natale ci sarà qualcuno che si alzerà e troverà dei regali sotto un albero bellemente addobbato.
A Natale ci sarà qualcuno che si sveglierà e, sotto l'albero non troverà nulla.
Anzi, qualcuno, non avrà nemmeno l'albero.
Forse.
A Natale ci sarà gente che si lamenterà di quanto sfarzo inutile ci sia, di quanto si è "costretti" a mangiare, del fatto che si debba fingere di essere felici e che, quel giorno lì, si vada a messa.
Senza voglia.
A Natale ci sarà anche chi non avrà da mangiare, ci sarà chi non sarà "costretto" a mangiare troppo, perchè troppo non c'è sulle loro tavole. 
E non andrà nemmeno a messa, perchè un Dio non ce l'ha da molto tempo.
Poi c'è chi, a Natale, è felice per davvero, chi ama stare a tavola con i suoi cari, 
Chi a messa ci va perchè ha ancora un Dio da ringraziare.
Natale è un giorno speciale, forse, perchè tutti credono sia un giorno diverso dagli altri, ed invece, non lo è.
O per lo meno non dovrebbe esserlo.
Chi si lamenta in fondo è la stessa persona che si lamenta tutti i giorni. 
Chi è felice è la stessa persona che sa esserlo tutti i giorni.
Anche con poco.
Chi ha un Dio ce l'ha. 
Chi non ce l'ha non lo troverà certo a Natale.
In fondo a Natale siamo sempre le stesse persone di sempre.
Forse.
Io a Natale mi alzerò quando non avrò più sonno, mangerò se avrò fame e berrò il caffè con mia madre. Se le mie figlie ne avranno voglia si faranno sentire e se ne avrò voglia uscirò a fare due passi.
A Natale vorrei andare a bussare alla porta del presbitero, portare dei dolci e un sorriso a persone anziane che non conosco. 
Se troverò il coraggio di fare questa cosa, che comunque desidero, allora sarà Natale,
Perchè sentirò più vicino a me persone che vicino a me non sono. E che ho amato tantissimo.
E che a Natale non ci sono, così come il resto dell'anno.
Forse.
A Natale vorrei essere diverso, ma in fondo, sarò come tutti voi: uguale.
Forse.






lunedì 8 dicembre 2014

sant'Ambrogio pensaci tu....






Approfittando del ponte dell'Immacolata Concezione la Lega di serie A mette in programma una quattordicesima giornata lunghissima.
Si inizia con l'anticipo di venerdì sera, dove, al Franchi di Firenze, si fronteggiano i padroni di casa e la Juventus. 
Gara noiosa, nonostante Montella presenti ancora Mario Gomez nell'undici iniziale, per 92 minuti. 
I bianconeri torinesi, consapevoli che la legge dei grandi numeri lasci loro poche speranze per la vittoria finale, portano a casa volentieri un pareggio a reti bianche. 
Il giorno dopo è la volta della favorita alla vittoria finale Roma che grazie ad una doppietta di Ljajic nei minuti finali fa esplodere l'Olimpico.. 
il fatto che in precedenza ne avesse fatti due l'emiliano Zaza, in fondo, è un particolare di poco conto.
In serata, i granata di Ventura provano a dimenticare il derby ( perso sette giorni fa con una rete di Pirlo, su assist di Vidal, servito da Bonucci, che aveva rubato palla a Benassi a tre secondi, che in fondo, è un particolare di poco conto, dal fischio finale) e mettere pressione alla Pro Settimo, impegnata con il Sestri Levante il giorno dopo, ospitando il Palermo. Ne esce un pareggio che accontenta tutti.
Soprattutto i rivali nella lotta salvezza.
La domenica si apre all'ora di pranzo con un S.Paolo di Napoli in visibilio per la favorita alla vittoria finale padrona di casa che ospita l'Empoli, notoriamente ostico in trasferta. Le spettacolari reti di Zapata e De Guzman valgono da sole il prezzo del biglietto. 
Che nel frattempo non siano le sole e l'Empoli fosse andato in doppio vantaggio, in fondo, è un particolare di poco conto.
Il pomeriggio diventa poi pirotecnico con le gare di Atalanta, dove il Cesena, per la gioia di Mauro Suma, amico di MarioBerettaVecchioCuoreRossoNero, segna non una ma ben due volte. Peccato per Bisoli che i bergamaschi. poi, ne segnino tre,
Il che, in fondo, è un particolare di poco conto. Meno per Bisoli che è stato sollevato dall'incarico.
La Lazio vince a Parma, ed in fondo, è un particolare di poco conto che per i ducali sia la 12esima sconfitta in 14 gare. Dopo il vantaggio dei parmensi ovvia soddisfazione per il presidente  Lotito che si lascia andare ad un "qui gladio ferit, gladio perit"
E' poi la volta della favorita alla vittoria finale Milan, ospite del Genoa del fidanzato della Nargi. 
Mister Inzaghi, nonostante la consueta visita del suocero Silvio del venerdi, pare non capirci molto dei suoi appunti e, ancora una volta, le marcature su una palla inattiva sono fatali ai rosso neri.
Ma in fondo, è un particolare di poco conto.
In serata va in scena allo stadio Meazza di S.Siro la gara tra la favorita finale Inter e L'Udinese dei mai dimenticati Stramaccioni e Stankovic. Lacrime e nodo in gola per i tifosi nerazzurri.
Il lunedi si chiude la giornata con il Chievo che va a far visita ad un arcigno Cagliari che per 80 minuti tiene inviolata la propria porta. Il fatto che nei primi 9 minuti, Meggiorini e Paloschi avessero segnato, in fondo, è un particolare di poco conto.
In serata la Samp di Mihajlovic batte a verona i veneti padroni di casa.
Sarà un caso, ma dopo aver fatto uno scherzo mercoledì, finito su tutti i giornali, al proprio allenatore, Okaka, oltre ad aver segnato un gol, ha corso 90 minuti ininterrottamente.
E sempre dalla parte opposta alla propria panchina,.
Particolari di poco conto...

Ps mi dicono che, con il pareggio di Firenze, la Juventus pare abbia perso punti dalle dirette concorrenti. Pare...
Ps2 Mi dicono che De Rossi, dopo che in settimana hanno arrestato l'ex moglie e pubblicato alcune telefonate ed sms con un pregiudicato abbia detto "che altro potrebbe succedermi..."
Ps3mi dicono che su facebook, un mio amico granata, assiduo e nascosto lettore dei miei editoriali, ieri festeggiasse la sconfitta della Pro Settimo in casa con il Sestri Levante. Son soddisfazioni. Per me ovviamente....
Ps4mi dicono che su facebook, un mio amico granata, assiduo e nascosto lettore dei miei editoriali, ieri festeggiasse la sconfitta della Pro Settimo in casa con il Sestri Levante, ma che la gara sia finita 1 a 1. Son soddisfazioni, Per me ovviamente...
Ps5 mi dicono che a Napoli stiano preparando le nuove statuine per il presepe e quest'anno ci sia molta di richiesta di quelle raffiguranti Benitez da mettere nella capanna con quella di ADL vicino a gesù bambino
Ps6 mi dicono che il Parma stia passando di mano. Prima chi comandava dormiva ora Russa.
(avrei potuto scrivere che una delle due vittorie ducali sia stata ottenuta con la favorita alla vittoria finale Inter. Ma non mi andava)
Ps7 mi dicono che al gol del Genoa, il patron Berlusconi si sia lasciato andare ad un " non so se mi costano più le mie ciulate o quelle di mia figlia Barbara"
Ps8 mi dicono che la serata a S.Siro, con il ritorno di Stramaccioni e Stankovic, sia stata altamente emozionante e commovente. Si son visti tifosi dell'Inter piangere anche all'uscita. 
Ps9 mi dicono che ci sia stata l'annuale prima alla Scala di Milano e il pubblico sia rimasto deluso dalla mancata esibizione di Rudy Garcia al violino...
Ps10 mi dicono che quando gioca la Juventus al '93 succede sempre qualcosa...solo che a volte non è importante...lte non conta

domenica 17 agosto 2014

pensieri confusi di una mente errante....

Ho 45 anni.
Pochi. Tanti.
Non lo so. Questi sono e questi mi tengo,
Non fosse per il fatto che a venti pensavo che sarebbe stato il periodo più felice della mia vita.
e per certi aspetti posso confermarlo..
ho tanti difetti, forse troppi
ma sono l'uomo che desideravo di essere.
nei suoi limiti, con i propri limiti..
ma sono ciò che avrei voluto essere e diventare.
Sono padre, con tanti rammarichi per ciò che avrei potuto essere di meglio
sono uomo, con meno rimpianti e gli stessi dubbi di ogni uomo di "mezza età"
eppure per quanto sia, lo sento, lo confermo, l'uomo che avrei voluto essere
sono ancora alla ricerca della felicità.
In fondo è un limite a cui tutti gli esseri umani tengono e tendono...
nel mio caso è uno step successivo.
ho passato momenti della mia vita complicati (eufemismo) come tutti.
Ma non posso dire di stare male..
Eppure sono in una fase in cui mi rendo conto che mi manca qualcosa per essere felice. 
Sto bene, potrei sopravvivere
ma per vivere mi manca qualcosa.
in verità lo so qual'è il mio problema.
periodicamente mi è capitato di viverlo:
una volta perchè legato alla famiglia, una volta per paura, una volta per comodo
altre volte mi era capitato di vivere situazioni simili....
sono vicino all'implosione.
Ho qualcosa che mi consuma dentro, una infelicità nella felicità
nel momento in cui all'esterno traspare una serenità, all'interno combattono varie anime.
sono in ebollizione.
non mi basta più niente.
Non mi va più bene niente.
ho voglia di scappare.
ho voglia di capire.
Ho voglia di vivere una vita diversa dalla mia
ho voglia di me, quello vero. 
quello che nessuno vede e io solo sento...
vorrei mettere un paio di tennis e iniziare a camminare...
giù giù, sempre più lontano da quello che sono, alla ricerca di ciò che vorrei.
eterno Peter pan? 
forse, più semplicemente alla ricerca di me stesso...
ho finito la mia birra.
Vado a dormire, fino a domani mi rinchiudo solo nei miei sogni.
Il resto è vita, la mia vita.
Per ora.........





martedì 12 agosto 2014

...blue sky for you Robin

In queste ore il web e/o le chiacchiere tra le persone sono invase da una notizia: 
Robin Williams è morto.
Anzi: si è suicidato.
Notizia nella Notizia. 
Io, come tanti, ne sono rimasto colpito, direi anche turbato. Ho sentito e letto tante cose. Tralascio le belle parole, quelle le dicono in tanti quando uno muore. Funziona così. Sfioro le più banali, invece, alcune anche cattive che ho letto soprattutto.
Sul web, dove picchiando su una tastiera i più si sentono forti e pronti ad un giudizio acre e freddo, distante eppure così vicino al cuore di chi invece ne percepisce il dolore ho ascoltato che....
Era un uomo ricco, è vero. e suicidarsi è peccato, è brutto, è da vigliacchi, forse. Ed è anche ingiusto verso chi si alza la mattina e va a cercare un tozzo di pane per sfamare se stesso o la propria famiglia. 
Tutto vero, probabilmente. Tutto fin troppo facile però da pensare. 
Parto dalla fine allora: si è suicidato perchè era depresso.
Si può decidere di farla finita pur essendo milionario, marito amato e padre di tre figli?
Si può, evidentemente se lo ha fatto.
Ma non sono nessuno io per giudicarlo, non conosco i suoi problemi, se non quello che si legge in giro.
So, però, che ho avuto lo stesso problema e che qualche pensiero l'ho avuto anche io anni fa..quindi la miglior parola, spesso è quella mai detta...

Un uomo che ci ha fatto ridere e commuovere con tante interpretazioni cinematografiche, ma anche in grado di grandi gesti e donazioni milionarie...ma anche di queste ultime pochi ne erano a conoscenza.

Pare fosse affetto da bipolarismo. Ex alcolista, con un passato anche di cocainomane; a questo proposito quanti che oggi parlano sanno che era amico di J.Belushi, che con lui faceva uso di stupefacenti e che era presente quando questi morì di overdose? Nessuno o quasi ed in fondo a nessuno oggi importa. Però molti di quelli che  ballano (o credono goffamente di farlo) sulle note dei Blues Brothers e oggi hanno sottolineato quel suo vizio, non si sono sognati di giudicare l'uomo con gli occhiali neri....ari ari ari ooohh.


Ma l'hanno fatto per Robin Williams.



ma allora tutte queste persone perchè parlano di Robin Williams?
io mi sono dato questa risposta:

beh quelli della mia generazione perchè sono cresciuti facendo nano nano e sognando di andare su Ork in un uovo..ma anche perchè hanno urlato almeno una volta Good morning Vietman davanti a un microfono oppure perchè hanno visto con i propri figli quella paffuta Tata di mrs Doubtfire. Chi non ha desiderato avere al liceo il professor Keating anzichè quel noioso professore.. E chi non si è emozionato con quel dottore con il naso da clown? piaccia o meno, interessi o meno che sia morto, tutti hanno riso o pianto almeno una volta con questo piccolo uomo, grande attore, sicuramente immenso genio nel suo campo.

per questo e per molto altro ancora grazie Robin, il turchese è un colore che ti dona.....

Blue sky, smiling at me...Nothing but blue skyes






lunedì 11 agosto 2014

Sono un cretino, ma anche no...

Tanti anni fa mi avvicinai al mondo di internet proprio con un blog simile a questo.
Conobbi persone che mi sono ancora amiche e che divisero con me parte dei miei anni più allucinanti della mia vita. Tantissime altre scivolarono via senza lasciare traccia.
Nel corso degli anni ho avuto modo di notare come il tutto sia cambiato, evoluto o regredito a seconda dei punti di vista, ma sostanzialmente rimasto uguale ad allora:
c'è chi è solo e rimane solo anche dopo aver passato ore davanti al computer, chi si ritaglia piccoli spazi di socializzazione, chi riversa semplicemente i propri pensieri o i propri momenti di leggerezza. 
Più o meno come è sempre stato.
Perchè scrivo questo? 
Perchè nonostante queste riflessioni, questo per cosi dire "nessuna nuova, buona nuova", riesco ancora a sorprendermi delle reazioni delle persone che mi circondano virtualmente.
Mi capita spesso di ricevere complimenti per ciò che scrivo qua sopra.
Certo fanno piacere, non lo nego.
Il lato narciso che è in me e che per nulla nascondo (perchè dovrei poi? in fondo lo siamo tutti, chi più chi meno e solo chi è profondamente ipocrita lo nega), ne gode.
E' piacevole. Certo. 
Sentirsi definire come un essere pensante, con delle emozioni fa piacere.
Oggi mi han detto anche che sono colto.
Ciumbia, oserei dire!
Però il mio alter ego, quello più complicato, quello che mio nonno definirebbe "grattaculo", si comincia a porre anche delle domande:
ma fino ad un attimo prima come mi avevano visto? un cretino?
Sembrerà banale detta così.
Anzi, sicuramente sembrerò cafone e ingrato.
Mi scuso.
Eppure se nella mole di scrittura e parole che quotidianamente e logorroicamente propino a chi mi è vicino, realmente o virtualmente, il messaggio che faccio pervenire da "qui" è di per se sorprendente,
 io è proprio di questo che mi sorprendo.
Quindi, mi fa piacere, ringrazio ma rifiuto l'offerta mi tengo il pacco e vado avanti signor notaio. 
I pacchi vanno aperti in fondo. 
Rimango il cretino di prima, però ora più profondo.
Che è diverso da profondamente cretino...eh!! 
Non scherziamo...!!

P.S Comunque grazie davvero. Mi piacciono un sacco i complimenti.


sabato 2 agosto 2014

felicità è anche solo sentirsi a casa...

E' difficile da spiegare a parole forse,
ma da un paio di mesi alla domanda 
"dove vai?"
quando rispondo
"a casa"
ho l'impressione di rispondere in maniera corretta...
Potrà sembrare banale, in fondo che risposta volete che sia. 
Tutti a fine giornata tornano a casa.
Eppure per me non è così. 
Anche quando apro la porta e sono in casa da solo non esiste in me senso di solitudine. 
Questa casa, anche se non mi appartiene e per cui pago un affitto, è casa mia. 
Sento un senso di appartenenza maggiore di quel che pensavo quando si è presentata l'occasione.
Certo, sopra di me ho i veri proprietari, silenziosi e discreti, il cane che mi viene incontro festante quando apro il cancello non è il mio, anche il prato non lo taglio io....
Eppure quando apro le tende della finestra della mia camera, vedo il castello del mio paese e provo un senso di completezza.
Sono a casa, sono dove avrei voluto sempre essere. 
Sono in fondo dove sono sempre stato e mai me ne sono andato.
Non è campanilismo esagerato, desiderio di rifugio.
E' casa.
E' parte di me.
La vita è, come per tutti, difficile. 
Potrebbe essere migliore:
un lavoro più gratificante economicamente, le figlie più vicine, la salute più stabile e tante altre cose che come tutti vorrei migliore.
ma qui sono, come dire.....si ecco
sono felice...
qui sono finalmente dove volevo essere.


venerdì 11 luglio 2014

Compleanni sparsi....

Tra poco sarà il mio compleanno...
Non che la cosa mi abbia mai suscitato un entusiasmo esagerato. Anzi.
Ma il giorno del mio compleanno, unito ad altre due date ha per me un significato particolare:
è il giorno in cui il tempo si ferma, le distanze si riducono, i sentimenti si mescolano.
14 Luglio, ma anche il 4 Marzo e il 15 Settembre...
tre date diverse tra loro, per numero, stagione, caratteristiche...
in queste date succede una cosa particolare, da oltre 30 anni...
il 4 marzo io chiamo o scrivo un messaggio ad Alessio
il 15 Settembre io chiamo o scrivo un messaggio a Stefano
il 14 luglio Alessio e stefano chiamano o messaggiano  me.
Ovunque siamo...
poche parole, auguri e poco altro
ma sempre da sempre...
Alessio è stato mio compagno alle elementari, ha fatto il militare con me e con me
 ha diviso tanti momenti pur non essendoci mai in pratica frequentati assiduamente...
Stefano ha fatto il liceo con me, abbiamo giocato a calcio insieme...
anche lui non ha avuto una frequentazione assidua..
per entrambi mi sono emozionato nel vederli all'altare o nel sapere che diventavano papà
per entrambi avrei menato chiunque...e le avrei anche prese per difenderli..
loro credo che piuttosto che menar pugni avrebbe usato la loro diplomazia..
loro così diversi da me, molto più tranquilli e posati, sorridenti alle mie stupidate con quella faccia bonaria che sembra dire ogni volta "ma quando cresci??"
Sono due belle persone Alessio e Stefano, sono felice che gran parte delle nostre vite abbiano percorso binari paralleli e così diversi ma senza perdersi.
in comune forse abbiamo l'anno di nascita...e quel pensiero una volta all'anno
devo fare gli auguri a......
sono un uomo fortunato perchè ho un buon numero di amici e se cito loro è perchè vorrei regalare ad ognuna delle persone che mi vogliono bene un Alessio e uno Stefano
così diversi eppure così simili, almeno in quel gesto,
una volta all'anno
è fin che mai se sincero.
e lo è da 30 anni.........

mercoledì 21 maggio 2014

L'ultima notte....

Nel fare un trasloco rimane sempre una certa amarezza. Se non sofferenza quando questi è forzato. Nel mio caso non esiste forzatura, ne obbligo. E' una libera scelta, voluta e cercata. Ma stanotte, l'ultima in questa casa è una notte diversa. Non fosse che domani alle 6 la sveglia è impietosa me la passerei sveglio. Sorseggiando un bicchiere di vino, fumando "qualche" sigaretta, ascoltando la mia musica, steso sul letto...
come ho fatto tantissime volte..
Perchè in effetti non è la mia casa che lascio, ma la mia camera da letto. Nulla di malizioso. Nulla da raccontare sotto forma di epiche avventure. Tanti piccoli brandelli di solitudine vissuti in quello che è stato il periodo peggiore della mia vita.
Solo.
Nessun lavoro, le mie figlie lontane nonostante la vicinanza geografica, persone che mi volevano bene che non riuscivano a riempire completamente un senso di inutilità e solitudine nonostante l'impegno. In quelle settimane, anzi mesi ho imparato molto però. Anche una stanza così piccola, così restrittiva ha saputo darmi delle indicazioni su ciò che volevo essere e su ciò che non volevo diventare. Ho passato momenti particolari, come molti forse. Ma io ho vissuto i miei e so cosa sono stati. In vero, per quanto mi venga spesso detto che so, scrivendo, raccontare le mie emozioni, non credo sia capace di farlo fino in fondo. Non si può descrivere la solitudine interiore.
La si può solo provare.
E sconfiggere. Come ho fatto io.
Ho pensato di tutto, anche le cose più brutte. Ho capito perchè il vicino di casa che ogni mattina ci saluta sorridendo, nella sua intimità desideri non svegliarsi più senza che noi ce ne rendiamo conto...

ho annegato i pensieri nell'alcol e scoperto che sanno nuotare benissimo. 
Ho scoperto che l'amore di una donna, l'affetto di un amico non sono nulla di più di un bicchier d'acqua a metà strada tra una duna e l'altra di un deserto, se non li si sa apprezzare.. Certo oggi, che questo momento è solo un pallido ricordo certi colori cupi hanno ora tonalità pastello..Sono guarito una mattina d'estate, guardandomi allo specchio. Sembrerà retorico ma l'uomo riflesso non ero io. Mi sono vestito, lavato e sbarbato, cosa che non facevo da giorni. Sono andato a vedere un saggio di danza di mia figlia, in un angolo, solo. E mi sono emozionato nel vederla danzare felice. Ho incontrato un uomo che oggi è il mio datore di lavoro e nemmeno sa quanto mi ha aiutato. Ho ricominciato a vivere e soprattutto a desiderare di farlo. Spesso mi viene chiesto perchè mi batto in certe situazioni, siano sociali o politiche.
Perchè ho conosciuto quei momenti. Credo.
A nessun uomo si dovrebbe togliere l'amore verso se stesso.
La speranza.
So cosa vuol dire mangiare due volte in una settimana o non essere libero di fare delle scelte.
L'ho imparato sulla mia pelle.
Quando oggi ceno al ristorante, senza guardare la carta e i suoi prezzi, semplicemente scegliendo ciò che desidero, anche se posso sembrare solo, sono in verità circondato da tutto l'amore di questo mondo. Il mio. Me lo concedo raramente, proprio per il rispetto che ho verso chi non può permetterselo. ma ogni tanto mi regalo un momento tra me e me. E' bellissimo quando siamo insieme noi due. Mi sembra ieri, sono passati tre anni...una vita.
 Un'altra vita.....

Grazie a Massimo, Cristian, Carletto, Corrado e Laura..
presenze di allora, spesso inconsapevoli e silenziose..
e soprattutto a mia madre, mio angelo

lunedì 19 maggio 2014

eh già caro mio.....

Potrei definirmi portatore sano di difetti, per il gran numero di cui sono possessore..
mai pensato il contrario..
ma proprio perchè li conosco e mi conosco, so anche quali non mi appartengono
Un difetto che non mi appartiene è l'ambiguità, intesa come 

Non c'è una sola persona al mondo a cui ho fatto un complimento, un elogio, un incoraggiamento e che non stimassi
probabilmente è semplice coerenza, schiettezza o franchezza.
molto più semplicemente è essere se stessi in un mondo ricco di
ipocriti.

Se non stimo una persona il massimo regalo che posso fargli è
ignorarla.
non mi interessa nemmeno sottolineare quanta poca stima possa avere.

Ignoro. Punto.

Mi ritengo superiore a certe bassezze, sempre e comunque

IO

sono abituato a metterci la faccia.
Soprattutto, però, sono abituato dire ciò che penso, anche rischiando di sbagliare.

E ci metto la faccia.
IO.

Che è questa, sempre la solita, che può non piacere, ma non si traveste a seconda delle situazioni
da pagliaccio o da acrobata, da domatore o da presentatore.
Io al circo preferisco andarci da spettatore, pago il biglietto e osservo.
Ad altri lascio lo show.
Ma non sempre si può pretendere di scegliere 
 prima o poi a tutti tocca esser dalla parte di chi applaude, come di chi è applaudito.
Di fischiare o esser fischiato.
E' una ruota...



Vesti la giubba, 
la faccia infarina, 
la gente paga e rider vuole qua 
e se Arlecchin 
s'invola Colombina, 
ridi pagliaccio 
e ognun t'applauudirà. 
Tramuta in lazzi lo spasmo e il pianto, 
in una smorfia il singhiozzo e il dolor, 
ridi pagliaccio 
sul tuo amor infranto, 
ridi per quel che t'avvelena il cor!





giovedì 15 maggio 2014

Abbracci...

Quando sono particolarmente stanco, come lo sono stasera,
ho un mio modo di coccolarmi..
una sorta di auto abbraccio
apro la doccia e mi lascio il getto alle spalle...
nel vero senso della parola.
calda, li in mezzo alle scapole..
musica accesa, sigaretta in bocca
spesso lasciata consumare così, senza nemmeno tirarla..
ogni tanto amo strafare..mi porto in doccia un bicchiere.
un dito di whisky affogato nel ghiaccio.
viziato e vizioso..
in mezzo a quei vapori chiudo gli occhi e rimango li
magari mezz'ora, quaranta minuti..
dovreste provare..un box doccia diventa uno spazio immenso.
I pensieri scivolano via, spesso confusi. 
a volte quel getto d'acqua calda mi pare un acquazzone tropicale..
sembra quasi di esser nella foresta amazzonica..
mancano solo i piranha..(per fortuna)
quelli no, nella doccia non ci sono..
quelli sono fuori...

p.s. ovviamente nella foto non sono io;
lo si nota dalla mancanza di sigaretta e bicchiere..

mercoledì 14 maggio 2014

Non ci sono più i giovani di una Volta...





Devo dire che frequentemente mi trovo d'accordo con una frase che sento spesso usare
(e abusare, mi vien da dire..)
"non ci sono più i giovani di una volta"
il fatto è che son d'accordo con questo concetto, meno sul significato per cui viene espresso
A parte che è di per se banale ed ovvio..
i giovani di una volta siamo noi che non lo siamo più. 
si invecchia, è fisiologico..
ma forse è il concetto stesso che è vecchio ancor di più. 
non ci sono più i giovani di una volta vorrebbe intendere che quelli di una volta erano migliori.
ma se così fosse, essendo quegli ex giovani i genitori dei giovani di oggi, anzichè delle sentenze, dovremmo porci delle domande.
se quei giovani erano tanto perfetti, come hanno potuto generare dei giovani tanto imperfetti?
forse la soluzione sta nel mezzo..
i giovani di oggi non sono peggio di come eravamo noi:
sono diversi.
Tutto qua...
e lo sono perchè la società è cambiata e con lei anche le persone.
Sono cambiati i giovani ma sono cambiati anche i non più giovani che dovevano educarli
ma che soprattutto dovevano essere l'esempio...
pretendiamo sempre da qualcuno che faccia qualcosa di migliore, ma siamo sicuri che abbiamo le credenziali adatte per pretenderlo?
vogliamo figli ordinati e studiosi, educati e rispettosi
che apprezzino i sacrifici che facciamo e che si guadagnino qualsiasi cosa:
lo smartphone, come i vestiti, il 50€ per l'uscita o per ricaricarsi il telefonino..(salvo premiarli sempre e comunque..."perchè io alla sua età non potevo permettermelo e non voglio che mio figlio provi le stesse cose")
ma pretendiamo che lo facciano semplicemente perchè "..ai miei tempi, se no, erano calci nel sedere(ma quando mai..)"...
ma i miei tempi non ci sono più, sono cambiati.
meglio farsene una ragione..
A 16 anni io passavo le vacanze scolastiche lavorando...
se oggi mia figlia volesse lavorare avrei dei problemi a trovarle qualcosa da fare..
anzi, faccio io stesso fatica, pur essendo privilegiato da un contratto a tempo indeterminato..
a 25 anni mi son comprato la mia prima macchina..
oggi mi son fatto fare quattro preventivi per fare l'assicurazione...
son cambiati i tempi...siam cambiati noi
ma pretendiamo che non siano cambiati i giovani..
e se li troviamo diversi, ci arrabbiamo
qualcosa non torna...
siamo il Paese del dito puntato verso i politici ladri,
salvo poi "non mi serve la fattura" per risparmiare qualche euro..
e non venite a dire che è così per via della crisi..è così da sempre. Siamo italiani...
Non sono i giovani di una volta che sono cambiati..
siamo noi, i giovani di una volta, a non esser più gli stessi...
tutto qua...
spero solo che i giovani di oggi ci usino come esempio per essere da grandi ciò che noi siamo stati da giovani...
I hope....al posto di I have a dream
siam messi bene...

lunedì 12 maggio 2014

Girovagando






Girovagando sul web mi sono imbattuto in una notizia:
pare che un 26enne abbia sporto denuncia verso tre donne..

Il tipo, dai racconti della polizia, pare stesse facendo autostop 
nella regione meridionale del Bulawayo, nello Zimbabwe.

Le tre "malintenzionate", dopo averlo sedato, l'avrebbero stuprato più volte..

Come spesso mi accade, quando qualche notizia mi incuriosisce, ho googlizzato per scoprirne un pò di più e ho scoperto che:

quel che è successo pare non sia un caso isolato ma frequente in quella zona
lo Zimbabwe nonostante non sia bagnato dal mare non sia così male
la lingua largamente usata sia l'Inglese

il resto ve lo dico quando torno....




sabato 10 maggio 2014

TU.....

Oggi è il 10 maggio...
34 anni fa facevo la Cresima: una delle giornate più imbarazzanti
della mia vita.
Ricordo la tensione, generata inizialmente dal parroco che mi aveva fatto il catechismo, Don Angelo:
"studiate perchè il Vescovo vi interroga"
Panico...
Poi ci ha pensato mia madre, scegliendomi il vestito. 
Ai miei tempi c'era una certa sobrietà e la cresima si effettuava in abito e seduti nelle prime file, alternandosi con il proprio padrino. Il mio vestito era
Bianco.
Bianco, magari possiamo dire color panna? Per me, in mezzo a quel mare di completi blu il mio era BIANCO
Ricordo benissimo l'indice puntato del vescovo quando decise di chiamare sull'altare quattro ragazzi, due maschi e due femmine..Tu, tu, tu e poi......tu
Ecco quello dopo i puntini ero io. 
L'ultimo, quello che aveva già ricevuto i tre tuffi al cuore precedenti, quando stava sperando di scamparla...
TU
mentre uscivo dai banchi, avviandomi verso l'altare, mi ero ripetuto i sacramenti, i dieci comandamenti e tutto quanto potessi temere mi chiedesse..
una volta arrivato sull'altare speravo almeno che l'ordine fosse lo stesso, così da capire il tipo di "interrogazione" mi dovessi aspettare...
Invece no. Chiesti i nomi fece l'esatto contrario: parti da me.
Tu
 mi disse appoggiandomi una mano sulla spalla che per un undicenne terrorizzato era una gogna tremenda, dimmi un pò...(pausa..credo di due secondi, a me sembrò eterna)
"vuoi bene a Gesù?"
EH????
TU Vescovo, 
vieni fino al mio paese, mi indichi con quel dito indice (che poi si chiama indice perchè indica, in effetti non è così grave), mi fai salire su un altare che mai era stato così grande per me, undicenne terrorizzato da mesi di catechismo che si era studiato i 
7vizicapitali10comandamentiNomidegliapostoliechinehapiùnemetta
per chiedermi se voglio bene a Gesù???????
ho subito la vergogna degli sguardi dei miei compagni al mio abito panna che per me era bianco
per chiedermi se voglio bene a Gesù???????
Come sia finita credo sia ovvio..non c'è notizia negli archivi ecclesiastici di nessun bimbo che nel giorno della sua Cresima sia salito su un altare per dire a un Vescovo che non amava Gesù...
quella che nemmeno c'è negli archivi è la fotografia di un bimbo deluso che alza lo sguardo,osserva un vescovo con espressione mista a perplessità e risponde...
ABBASTANZA...
Fabri-Vescovo 1-0