martedì 22 aprile 2014

pensieri sparsi

Essere cresciuti in un piccolo paese come il mio aiuta a mantenere un rapporto costante con il tempo e il suo trascorrere..
ti permette di saper riconoscere le cose e poter dire con giudizio quando ci si sente giovani o quando ci si sente vecchi.
Indipendentemente dal fatto che i tuoi capelli si intestardiscano nel rimanere corvini. Basta un ciao Fabri di un ventenne a cui devi chiedere di chi è figlio perché non lo riconosci.
O il "salve" del coetaneo con lui. Oppure andare a trovare i tuoi anziani al cimitero per una riflessione silenziosa e, guardandosi in giro, realizzare che li dentro ci son più persone che hai conosciuto di quante tu ne abbia solo sentito parlare.
Andai via dal mio paese quasi quattro lustri fa. Li dentro c'erano più nonni che nipoti. Ora è il contrario quasi.
Sarà paradossale ma a me il "mio" cimitero non mette per nulla tristezza.


Mi fa ricordare frammenti della mia vita, la fortuna di aver conosciuto quelle persone e permette anche a un coglionazzo come me di pensare. Ogni tanto mi ci ritrovo a farlo. E non mi so tacitare la voglia di dirlo...

Leggo "nessuno lascia questo mondo fin anche un solo sorriso sia in grado di trattenerlo tra noi"

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